Potenza: Città Accogliente
Abito in Scena presenta
CITTÀ ACCOGLIENTE
Sala degli Specchi, Teatro Francesco Stabile – Potenza
Viaggi in Italia: Basilicata
Città Accogliente / Semplice 2020
un incontro di pensieri, esperienze, domande intorno alla semplicità complessa del teatro e delle arti dal vivo guidato da Elena Bucci
28 agosto ore 19.00
Dalle orme di Isabella Andreini al mio cammino nel teatro
un incontro aperto a tutti sull’arte del teatro e sulla sua connessione con altre arti e saperi, un tempo leggero di sogno e pensiero, uno spazio aperto ad ogni domanda e curiosità
29 agosto ore ore 17.00
La città in teatro
una ricerca intorno alla preziosità dell’arte del teatro e agli strumenti di espressione e libertà che essa offre: qualche semplice azione fisica e sonora alla portata di tutti, ma che anche i più esperti continuano a praticare
CITTÀ ACCOGLIENTE 2020
è un'iniziativa patrocinata dal Comune di Potenza
in collaborazione con Le belle bandiere
Fin da ragazza, a vent’anni, ho avuto la fortuna di incontrare grandi maestri e di partecipare a spettacoli emozionanti che mi hanno portato a recitare sia nei più importanti teatri d’Italia che in altri più piccoli e appartati, ma non meno importanti per la mia esperienza umana e professionale. Ho assecondato così, seguendo la lezione dei miei maestri, pionieri dell’innovazione, ma allo stesso tempo saggi, la nostra più autentica tradizione italiana che ci insegna ad essere girovaghi e curiosi, ma anche a innamorarci, quasi fossero tutte possibili case, di ogni luogo che ci troviamo ad abitare. Seguiamo le orme di Isabella Andreini, una delle prime donne accolte nelle Accademie letterarie, inventrice di personaggi e canovacci, capocomica con il marito Francesco della Compagnia dei Gelosi che portò la nostra commedia dell’arte fino alle corti dei re, che si definì “cittadina del mondo”.
È quindi sempre un’emozione per me tornare in questa terra dove ho lavorato fin dagli inizi del mio viaggio nel teatro. Ho conosciuto i bei teatri di Potenza, ma anche angoli meravigliosi e accoglienti in tutta la regione, incontrando un pubblico curioso, partecipe, sensibile.
La nostra creatrice delle luci, a sua volta allieva di uno dei più grandi maestri dell’illuminotecnica ora scomparso, è nata qui e qui vive, portando ad ogni ripresa delle prove e degli spettacoli il profumo di questi luoghi.
L’arte del teatro porta con sé una grande magia: riesce a farci guardare con più coraggio e fantasia dentro noi stessi e gli uni con gli altri, lucida l’immaginazione, rianima emozioni e sentimenti, mette in moto sensi e pensiero con rinnovata vitalità, ci permette di viaggiare nel tempo e nello spazio facendoci incontrare con straordinaria vividità gli artisti del passato, mentre ci connette con i movimenti del presente e innesta le utopie del futuro. Esagero? Certamente sì, come tutti coloro che sono innamorati di quello che fanno, ma sono anche ogni volta confortata dall’esperienza che con trepidazione rinnova la mia fiducia, meravigliata di quanto siano vasti, misteriosi, diversi eppure vicini gli esseri umani, una volta che si concedano, attraverso le arti, di esprimersi e rivelarsi gli uni agli altri con autenticità e profondità.
Questo atto di generosa e reciproca rivelazione può portare a creare gruppi, relazioni, sogni, disegni di progetti, speranze e visioni lunghe poche ore, un giorno oppure anni, disegna il ritratto delle comunità. Di questi accadimenti portentosi io non sono che una umilissima medium che gioisce ogni volta che si innesca questo serissimo, divertente e potente gioco volto ad esplorare la vastità di tutto quello che potremmo essere e fare.
Allo stesso tempo è un'arte che incuriosisce e illumina di altre luci tutto quello che, nello scorrere della vita quotidiana, pare talmente normale che non si nota più: luoghi dimenticati o trasformati, persone, relazioni, mestieri, paure e passioni. Ogni vita diventa un possibile romanzo, ogni luogo uno scenario dai particolari sconvolgenti, ogni relazione, amicizia, amore, affetto, un viaggio infinito.
Cosa può accadere in questo viaggio che potremo fare insieme, nell’arco di qualche ora?
Vi racconterò qualcosa del mio cammino nel teatro, risponderò con grande piacere ad ogni vostra domanda o curiosità intorno a questo mestiere, arte e artigianato, che racchiude in sé memoria, storia e semi per il futuro, proverò a portarvi con me in volo attraverso semplici passi alla portata di tutti, ma non per questo meno importanti. Soltanto attraverso questa danza di tutti potremo scoprire insieme cosa sarà il nostro spettacolo di un giorno e che cosa vorrà portare in regalo ad ognuno di noi. Nessuno può saperlo prima: il teatro, pur simile a sé stesso da migliaia di anni, quando si cala nel reale e nelle persone è un dono ogni volta diverso, ogni volta una sorpresa. Ogni volta però si ritrovano intatti tutti i bambini che eravamo. E siamo. (EB)