Bologna: Adriana Lecouvreur

29 ottobre 2021, ore 18 - Teatro Comunale di Bologna, Foyer Respighi

“Parliamo d'Opera - Stagione Lirica 2021”

Amore e passione tra vita e teatro
ADRIANA LECOUVREUR

ospite Elena Bucci
introduce Sovrintendente M° Fulvio Macciardi
interventi musicali Allievi della Scuola dell’Opera del TCBO 

info TCBO

___

È sempre un regalo scoprire quanto i diversi percorsi artistici possano scorrere vicini. Nel tema di questo prezioso incontro ritrovo molte delle passioni che ho tentato di trasformare nel tempo in spettacoli e progetti: il rapporto con la grande tradizione teatrale e musicale ottocentesca che continua a vivere nel presente con la sua capacità di coniugare testo, musica, canto, parola, grandi storie di amore, passione, politica, libertà; il desiderio di cogliere la ricchezza della tradizione per creare nuove opere dove si miscelino con grazia i linguaggi di diverse arti; il grande interesse per le opere e i testi ambientati in teatro e che ci danno un vivido quadro di quelle arti dal vivo che non furono mai riprese da video e registratori, ma che avremmo voluto vedere e conservare nella memoria; la voglia di raccontare oggi alcuni grandi personaggi femminili che hanno incarnato coraggio, libertà, fascino e il cui destino culmina, forse proprio per questo, nella morte; la possibilità di indagare i nascosti, misteriosi e affascinanti legami tra vita e arte, tra vocazione e talento, tra natura e studio, tra realtà e sogno, tra convenzione sociale e libertà.
Ultimo nodo, ma non meno importante, è la riflessione intorno alla funzione dell’arte nella vita di tutti, nello scorrere del tempo, in un momento di grande rivoluzione come questo, nel quale ci sentiamo più vicini di fronte alle grandi emergenze del pianeta e dell’umanità e allo stesso tempo come smarriti, in cerca di luoghi fisici e del pensiero dove ritrovare il senso della comunità e dove rinnovare gli ideali che illuminano il presente e il futuro.
Per me uno di questi luoghi di ritrovo, emozione, catarsi e trasformazione è il teatro, ovunque si manifesti, dai piccoli teatri di provincia ai nuovi spazi ritrovati, dalle piazze della commedia dell’arte all’incanto del Teatro Comunale di Bologna, denso di storia, arte e memoria.
Sono quindi onorata di accostarmi alla tradizione attraverso la riflessione sulle opere ispirate ad Adriana Lecouvreur, donna realmente esistita che diventa un personaggio nel quale teatro, arte e vita si allacciano, permettendoci di indagare in molteplici direzioni. Partendo dalle suggestioni dell’opera lirica di Francesco Cilea su libretto di Arturo Colautti risaliamo al dramma di Eugène Scribe e Ernest Legouvé che la ispirò, creazioni che, fin dal loro apparire, affascinarono grandi interpreti della musica e del teatro e il pubblico fino a diventare memoria di tutti.
Ancora una volta guardare indietro diventa un’occasione per intravedere con coraggio nuove visioni in volo.

La prima volta che entrai in un teatro all’italiana per assistere ad un’opera lirica ero una bimba e quasi svenni al solo sentire accordare gli strumenti. Ricordo un incanto che ancora non finisce e sempre si rinnova. Non ci sono età, tempo, spazio, non ci sono barriere tra le persone e le culture, ma soltanto emozione, comprensione e vicinanza. Vorrei che tutti potessero godere di questo immenso e vivo tesoro che, diviso, non diminuisce, ma cresce.  (EB)