BASSO NAPOLETANO

variazioni per contrabbasso e voce

elaborazione drammaturgica, mise en espace e voce Marco Sgrosso
contrabbasso Felice Del Gaudio

ideazione luci e direzione tecnica Loredana Oddone - cura del suono Roberto Passuti
produzione Le belle bandiere con il sostegno di Regione Emilia-Romagna e Comune di Russi

(NB: la versione originaria portava il sottotitolo “variazioni per basso contrabbasso e voce” e si avvaleva della partecipazione di Domenico Loparco al basso e dell'ideazione luci di Maurizio Viani) 

debutto: novembre 2002, Teatro San Leonardo, Bologna
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... vulesse cammenà pe' sottoterra, struscianno cumm'o vierme int'o turrèno...

“Basso Napoletano” nasce da un antico desiderio di collaborazione, da un’amicizia collaudata e da una reciproca stima artistica tra me e Felice. Siamo partiti dall’idea di una jam-session tra contrabbasso e voce per costruire insieme un percorso tra le sonorità e le parole di una Napoli primitiva, malata, brutale, carnale e ricca di vitalità. 
Nel comporre l’elaborazione drammaturgica, ho attinto per frammenti, uniti da un filo umorale ed emotivo più che narrativo, ad opere che spaziano da Eduardo De Filippo a Raffaele Viviani, da Totò a Roberto De Simone, Ferdinando Russo, Angelo Manna fino ai toni più aspri e immaginifici di Enzo Moscato, strizzando l’occhio anche ai testi di alcune canzoni celebri reinterpretate liberamente nell’ottica di un concerto per voce e contrabbasso. 
Il nostro viaggio inizia dal sonno tormentato di una Napoli sotterranea e apocalittica e prosegue nelle spirali di un’allucinazione sospesa tra dramma e farsa, attraversando alcuni topos classici della drammaturgia e della cultura partenopea: il fuoco del vulcano, le sopraffazioni, la fame, le imprecazioni, la preghiera, il sogno che diventa incubo, le serenate romantiche, l’amore mercificato, il sonno indolente, dove trova voce e suono il lamento di una città dalla vitalità scatenata ma guastata dalla guerra, che aspira ad un sofferto risveglio della coscienza nell’armonia placata di una ‘pace senza morte’.  

lo spettacolo è dedicato a Leo de Berardinis, indimenticabile maestro e compagno di strada di molte avventure teatrali

percorso drammaturgico

1. prologo apocalittico 
eduardo de filippo, “nfunno” / enzo moscato, da “partitura”
2. lamentazioni 
raffaele viviani, da “i dieci comandamenti” / roberto de simone, da “la gatta cenerentola” /
raffaele viviani, da “i dieci comandamenti” / e.a.mario, “tammurriata nera” /
enzo moscato, da “partitura” / eduardo de filippo, da “napoli milionaria” / “o rraù” / “oje mmar’a tte” / enzo moscato, da “ragazze sole con qualche esperienza”
3. allucinazioni 
eduardo, da “le voci di dentro” / enzo moscato, da “festa al celeste e nubile santuario” / 
roberto de simone, da “la gatta cenerentola” 
4. serenate avvelenate 
libero bovio, “passione” + raffaele viviani, da “i dieci comandamenti” / 
enzo moscato, da “partitura” / angelo manna, “giuvanne ‘o stuorto” / 
enzo moscato, da “partitura e “bordello di mare con città” / 
giovanni boccacciari, “na piezz’argiento” / ferdinando russo, “povero cazzo mio”
5. canto finale 
enzo moscato, da “partitura” / eduardo, “penziere mieje” / totò, “o schiattamuorto” / 
libero bovio, “chiove” / enzo moscato, da “partitura”


 
foto Piero Casadei