DUE

liberamente ispirato all’arte del dialogo

da un’idea di Elena Bucci
drammaturgia, regia e interpretazione Elena Bucci e Marco Sgrosso

disegno luci Loredana Oddone - drammaturgia sonora e cura del suono Raffaele Bassetti/Franco Naddei - costumi Elena Bucci e Marta Benini - collaborazione al progetto Nicoletta Fabbri

produzione Le belle bandiere
con il sostegno di Regione Emilia-Romagna e Comune di Russi

foto Claudio Balestracci

Lasciamoci andare un istante. Che male c’è?
D’accordo. Ma chi stabilisce le regole?
(da Faces di John Cassavetes)

In un luogo deserto, una vecchia casa con grandi finestre è circondata dall’acqua. Rami d’alberi, alghe e pesci spuntano dalle profondità, nell’aria volano insetti e uccelli. Dentro ci sono due esseri: sono umani o di un altro pianeta? Sembrano uomo e donna, ma ruoli e generi slittano e si invertono. Quante varianti esistono del dialogo e del rapporto a due? Sono moglie e marito, sorella e fratello, amanti, figlio e madre, padre e figlia, sono duellanti e complici, nemici e alleati, vittima e carnefice? Litigano, duettano, cantano. Non saranno mai più tre. Sono vivi o morti, veri o finti? Attori in prova o fantasmi generati dall’immaginazione di un autore che poi li ha messi alla porta, escludendoli dalle sue opere? I due passano attraverso le molteplici sfumature della loro relazione dialogando quasi ininterrottamente, come se il silenzio fosse insopportabile o come se, tacendo, diventassero più presenti le minacce che arrivano dal misterioso mondo di fuori.
È la solitudine? È la fine? Si consolano raccontando favole antiche mai scritte o riesumate da libri ormai introvabili, distrutti dall’acqua che si è infiltrata ovunque.
Siamo su un’isola o su un lembo di terra che per miracolo si è salvato da un’inondazione?
Siamo in un teatro o su un set? I mormorii e le urla che si odono in lontananza sono veri o ricreati ad arte? Sono segni di guerra, di disperazione o di una pacifica rivoluzione?