FOLIA SHAKESPEARIANA

progetto e interpretazione Elena Bucci, Chiara Muti

disegno luci Loredana Oddone - drammaturgia del suono Raffaele Bassetti - costumi Nomadea - foto Silvia Lelli
produzione Ravenna Festival in collaborazione con Le belle bandiere

22 giugno 2016 - Parco di Teodorico, Ravenna
___

Folia è un concerto di voci, parole e suoni
il suo tempo è la notte e la sua natura il sogno
la sua forma è il cerchio della pianta del Globe
che ricorda quella del Mausoleo di Teodorico
luoghi dove si incontrano i vivi e i morti.

Le nostre comunità un poco smemorate hanno spesso la necessità di creare costellazioni di ricorrenze che, come luci nel buio, aiutino l’orientamento e il pensiero.
A quattrocento anni dalla sua morte, anche noi accendiamo un piccolo lume dedicato al mistero di Shakespeare, sia che si pensi ad un uomo solo che allo pseudonimo di molti. Certo nel suo nome esistono testi che ancora oggi inducono multiformi emozioni e mutamenti.
Proviamo ad entrare nel mondo intranaturale sospeso tra realtà e sogno, vita e morte, filosofia e magia evocato dalle streghe del Macbeth. Il parco del muto Teodorico diventa il loro regno, nel quale evocano le ombre di personaggi maggiori e minori fuggite dalle opere del Maestro. Come gli attori dell’epoca elisabettiana si trovarono ad interpretare personaggi femminili su palchi interdetti alle attrici, così oggi due donne si muovono tra le diverse nature maschili e femminili in una scena libera da restrizioni di generi dove il criterio della scelta non insegue le trame delle storie ma l’intuizione di nuclei poetici. 
Immersi in un parco dal quale arrivano attutiti tutti i suoni della città, immaginiamo uno spazio che partecipi di realtà e mistero, rileggendo parole magiche che sopravvivono al tempo, alle traduzioni e ad ogni tradimento. (Elena Bucci e Chiara Muti)
 
Testi tratti da: Macbeth - Romeo e Giulietta - Misura per misura - Amleto - Pene d’amor perdute - Otello - Re Lear - Sogno di una notte di mezz’estate - La tempesta - Sonetto LXVI