PER MAGIA

testo di Elena Bucci con il contributo di Angela Malfitano

con Elena Bucci e Angela Malfitano

da un invito di Angela Malfitano
regia, scene, costumi Elena Bucci

disegno luci Loredana Oddone - suono Franco Naddei - foto Luca Bolognese - grafico Alberto Sarti - video Stefano Bisulli, Federico Calzolari - collaborazione all’allestimento Nicoletta Fabbri - assistenza organizzativa Claudia Manfredi - grazie a Marco Sgrosso

produzione Tra un atto e l’altro in collaborazione con Le belle bandiere e il Collettivo Amalia
nell’ambito del progetto ‘Il Corpo delle Donne. Corpo sociale. Una lunga storia di interazioni’
con il contributo di Regione Emilia-Romagna - Settori Pari Opportunità e Spettacolo dal Vivo
con la partecipazione di Associazione Liberty, Unione Reno Galliera, Comune di Russi

prima assoluta: 24-29 gennaio 2023 - Arena del Sole, Bologna

 

“Per Magia” nasce all’interno di un progetto più ampio ‘Il Corpo delle Donne. Corpo sociale. Una lunga storia di interazioni’. Angela Malfitano ed Elena Bucci da sempre cercano la voce di figure femminili originali e sconcertanti, sia famose che sconosciute. Decidono ora di viaggiare insieme nel tempo, nello spazio e nella memoria, facendo un gioco dove gli incontri si moltiplicano e non si distinguono più lo scherzo dal sogno, la magia dalla realtà.

E se per magia mescolassimo le carte, le vite? E se ci scambiassimo i ricordi? Siamo nate nella stessa terra? Fummo sorelle un tempo? E se il tempo scorresse avanti e indietro? Dobbiamo definirci? Siamo donne? Non si potrebbe per magia essere e basta? Cosa direbbero di noi le nostre ave? Mescoliamo per magia anche la geografia. E se fossimo nate in Afghanistan o in Iran? Come per magia ribaltiamo in favola la catastrofe e la follia. Per magia per magia per magia.

«Quando Angela mi ha proposto di condividere con lei questo progetto e di assumermi la responsabilità di scrittura e regia, ho accettato con entusiasmo incosciente e ne sono contenta. La conosco da tempo, abbiamo lavorato insieme, la stimo, mi fido, siamo entrambe romagnole in fuga. Sapevo del suo valoroso percorso che unisce teatro, salute e uno sguardo speciale sul mondo femminile. Ma lo spettacolo? Avevo un grande desiderio di interrogarla sulla sua biografia, sul suo rapporto con il teatro e con la vita. E siccome sono un’attrice anche io, mi è sembrato che la via migliore per farlo fosse entrare in scena con lei. E una volta lì, ho dovuto rivelare anche me. Attraverso le nostre storie intessute di particolari, abbiamo avvicinato la grande storia, le questioni che riguardano diritti e ingiustizie, le domande sulla funzione delle arti in un presente che si irrigidisce di contrasti e ci inquieta. Ci siamo stupite, divertite, commosse: la relazione si è fatta giorno per giorno drammaturgia, intreccio di linguaggi, ricordi, racconti, scrittura viva che nell’incontro con il pubblico respira. » (Elena Bucci)

«Questo progetto nasce all’interno di una sorellanza con le professioniste del Collettivo Amalia di cui dirigo il progetto ‘Il Corpo delle Donne. Corpo sociale’ dal 2018. Grazie a questo abbiamo scelto di fare anche una produzione teatrale. E la scelta di farmi condurre da Elena è stata naturale; con Elena la sorellanza è iniziata quando Leo de Beradinis ci scelse negli anni ottanta bolognesi: allora attorno a lui si formò una famiglia, di meravigliosi artisti, che vive ancora oggi. Ma con Elena c’erano ancora altre radici comuni da andare a scoprire. Con questo spettacolo siamo andate a mettere le mani nella terra e nel farlo siamo tornate ragazze, bambine, buffone. Parlare della mia vita, dei miei ricordi d’infanzia, proprio nel tempo in cui un genitore sta per lasciarti, non è stato facile, ma poiché conosco la tenerezza che un’attrice/attore prova nell’affidarsi allo sguardo di un/a regista, proprio perché lo sono anch’io a mia volta, e conosco la storia di Elena, ho scelto di abbandonarmi alle sue visioni e alla sua arte. E la magia è arrivata.» (Angela Malfitano)

 

 
foto Dorin Mihai