SKETCHES AND SHORT PLAYS

di Harold Pinter
traduzione Alessandra Serra

con Marco Sgrosso, Elisabetta Vergani

e con Tano e L’Ora d’Aria
Gaetano Mongelli (voce e chitarra), Carlo Giammusso (voce e tastiera), Bruno Bassi (basso), Lorenzo Attanasio (batteria)

regia Maurizio Schmidt

organizzazione Davide Pansera - produzione Farneto Teatro

debutto: 26 settembre 2017 - Teatro Out Off, Milano

Trouble in the Works (1959) - Interview (1959) - Applicant (1959) - Special Offer (1959) - Last to Go (1959) - Night (1969) - Problem (1976) - Victoria Station (1982) - New World’s Order (1991) - Girls (1995) - Sorry about This (1999) - Voices in the Tunnel (2001) - Press Conference (2002)
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Tutti i “corti” di Pinter in una sola serata: non era mai stato fatto. Un viaggio attraverso quindici suoi componimenti brevi: dai primi “revue sketches” giovanili e scanzonati sulla alienazione nel mondo del lavoro (Grane in fabbrica, Il Candidato, Offerta Speciale, Intervista) passando per gli shorts di indagine psicologica della maturità (Notte, Victoria Station, Problema, Girls) fino agli ultimi testi sulla violenza della globalizzazione (Nuovo Ordine del Mondo, Conferenza Stampa) o sulla forza della memoria (Voci nel tunnel, Scusatemi).
È un viaggio dagli anni ’50 ai giorni nostri, nei meandri dell’atelier immaginario del grande drammaturgo inglese, alla scoperta dei primi vagiti di personaggi poi sviluppati nei suoi testi maggiori. Il mondo di queste prove d’autore riflette il clima del suo teatro: un teatro della minaccia, un campionario delle paure dell’uomo contemporaneo che nel corso dei decenni si fanno sempre più politiche. Ma anche uno spazio poetico e libero per giocare con le parole e le percezioni e trovare sintesi sorprendenti.
È una occasione per vedere in scena materiali molto poco frequentati che hanno le caratteristiche di una comicità leggera, sorprendente, intelligente: una serata di cabaret pinteriano, sotto la spinta di un quartetto musicale. Ed è anche l’occasione per vedere alla prova un gruppo poliedrico di attori e musicisti che restituiscono a Pinter tutti i colori e la profonda leggerezza che spesso nella pratica scenica il suo teatro ha perduto.