SMEMORANTES 2014

a cura di Nomadea e Le belle bandiere
ideazione Elena Bucci
progettazione Elena Bucci e Marco Sgrosso

cura Nicoletta Fabbri
progetto del suono Raffaele Bassetti (registrazioni, suono, live electronics, documentazione audio)
con gli attori e i tecnici della Compagnia, gli attori del Laboratorio Teatrale Permanente, molti artisti collaboratori e sostenitori vicini e lontani

in collaborazione con Regione Emilia-Romagna, Provincia di Ravenna, Comune di Russi, Pro Loco Russi, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna
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Ideale prosecuzione del percorso “Sonhos 2013,” è un progetto di teatro, musica e visioni per la comunicazione tra le arti e le generazioni, la formazione, la produzione di eventi teatrali e la valorizzazione e l’apertura al pubblico di luoghi della memoria dimenticati, abbandonati o non abitualmente utilizzati per il teatro attraverso la redazione di drammaturgie originali - composte da registrazioni dal vivo, ricordi, documenti, lettere e materiali inediti -, l’allestimento di spettacoli che contemplino la commistione dei linguaggi e delle età e la creazione di materiali audiovisivi documentari dell’esperienza tra i quali un archivio sonoro che accolga suoni dei luoghi e racconti di chi li ha conosciuti nel tempo.

I TEMI: DALLA TRADIZIONE AL FUTURO
Il tema principale del nostro lavoro rimarrà ancorato al recupero, alla rilettura e alla riscrittura di miti, racconti e riti, in direzione di un’arte che non dimentichi la tradizione e che, nella ricerca di linguaggi contemporanei, possa rivolgersi a diverse generazioni e culture, andando in cerca di quanto di più antico rimane nei nostri gesti, nella nostra lingua, nelle suggestioni.
Niente di nostalgico o filologico, ma molte domande su quanto si sia perduto e quanto conquistato, sul diritto-dovere di essere responsabili dell’estetica e dell’etica del tempo nel quale si vive, mentre vediamo dissolversi un patrimonio di cultura, diritti e riferimenti che pensavamo di avere una volta per tutte acquisiti.
Guardando indietro, nella storia e nella memoria, non cerchiamo chi ci trasformi in una statua di sale prigioniera della nostalgia, ma la forza vitale del mito, racconto che viene da molto lontano, ogni volta trasformato dalle infinite variazioni di chi cantando, parlando, scrivendo, l’ha tramandato, ripensato, tradotto e tradito.
Partendo dai racconti epici dell’Eneide e dell’Odissea e dai miti della tragedia greca, passando per le favole italiane e quelle in dialetto e le ricerche sulla storia dei luoghi che andremo ad abitare, andiamo in cerca di Omero, di Prometeo, di Orfeo ed Euridice, di Circe e Calipso, ma anche di un bisnonno, di una zia, di volti sconosciuti impressi nelle foto, di noi bambini, di noi sgomenti e coraggiosi che, rimettendo insieme i pezzi e i reperti di una civiltà perduta, cerchiamo la lingua del presente.
Andiamo in cerca dei canti che si sono impigliati nella memoria, dei ricordi di vite sconosciute, dei frammenti di antichi poeti ciechi alla vista, ma veggenti nell’animo, svuotiamo la testa dalla folla di immagini e di parole dalle quali ci sentiamo assediati e affondiamo nel mistero del suono e, dopo avere attraversato un’oscurità guardiamo in altro modo installazioni, fotografie, disegni di luce.
Prepariamo un rito collettivo del ricordo, salto mortale all’indietro nel tempo che ci lucidi gli occhi per poter vedere dove siamo, per poter fare della nostra epoca un nuovo racconto. I miti dell’antichità e i miti delle nostre vite e di coloro che abbiamo conosciuto si fondono e si confondono in un’unica suggestione.

I DOCUMENTI: LA BIBLIOTECA DEI SUONI E DEI RICORDI E IL FILM
(a cura di Raffaele Bassetti e Elena Bucci)
Corre parallelo al percorso di trasformazione e riscoperta dei luoghi quello che prevede la realizzazione di un apparato documentario video e audio che registri le varie fasi del lavoro fino alle aperture al pubblico e alle interviste. Sarà ripreso il lavoro dietro le quinte, saranno documentati laboratori, letture e spettacoli ma verranno anche girate riflessioni, interviste, immagini di luoghi non ancora abitati, scene di finzione, apparizioni di chi tra il pubblico vorrà partecipare. Il tentativo è quello di realizzare un documentario emotivo, un vero e proprio film.
Abbiamo già avviato anche la creazione di un archivio sonoro che diventerà in futuro – attraverso la sua rielaborazione in postproduzione – sia un’opera in sé che una base per ricerche e commistioni future. Durante tutti gli eventi di Smemorantes sarà attivata la Biblioteca dei Suoni e dei Ricordi, sempre pronta a catturare materiali attraverso un accurato sistema di registrazione al quale affidare la conservazione e la composizione di un materiale variegato fatto sia di voci, racconti, ricordi, favole, canti che andremo a raccogliere dalle persone incontrate, che dei suoni e del respiro dei luoghi prescelti, in orari e tempi diversi, con i loro animali, alberi, venti, piogge, silenzi. Ascoltare una voce nel buio, nel silenzio, fa affiorare immagini misteriose, desta la curiosità e l’ingegno, sveglia le emozioni. Si intuiscono sofferenze, malattie, speranze. Il suono della voce è esso stesso racconto, al quale si aggiungono poi le scelte delle parole, delle pause, dei toni, degli scoppi e dei bisbigli. In un tempo affollato di immagini, forse affidarsi al suono può aiutare a rigenerare sguardo e sentimento, sapendo però che le cose migliori non si registrano mai.

PER LA COMUNICAZIONE TRA LE GENERAZIONI E LE DIVERSE ABILITÅ
Uno degli intenti a cui vorremmo dare maggiore respiro in questa nuova stagione, è quello di sviluppare un rapporto fra generazioni e fra diversità sociali, a favore della valorizzazione dei diversi linguaggi, della formazione, dello sviluppo artistico e della comunicazione tra le persone.
Per questa nuova stagione intendiamo proporre due percorsi per i più giovani divisi per fasce di età, in collegamento con i temi del nostro movimento, al fine di realizzare un’esperienza di acquisizione dei fondamentali strumenti del teatro, dall’uso della voce, alla scrittura, alla gestione dello spazio-tempo.
Contemporaneamente, consapevoli dell’importanza che gli strumenti del teatro offrono sul profilo educativo e scolastico proporremo agli insegnanti un percorso di formazione e aggiornamento, e agli allievi una pratica in favore del proprio sviluppo artistico e formativo.
Poiché pensiamo che sia assolutamente necessario favorire la comunicazione tra generazioni, immaginiamo che tutti questi percorsi di formazione al teatro e di recupero di canti, racconti e nuove drammaturgie possano confluire in un’unica esperienza di prova-spettacolo aperta al pubblico.

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dal 21 al 23 febbraio 2014 - Sala Nomadea, Russi (RA)
VOCE
seminario pratico sulla voce condotto da Andrea de Luca

dall'11 al 13 aprile 2014 - Sala Nomadea, Russi (RA)
IL CANTO COME PERCORSO SONORO
seminario di voce e canto condotto da Daniela Piccari

dal 3 aprile 2014, tutti i giovedì per otto incontri - Sala Nomadea, Russi (RA)
EROI
laboratorio di propedeutica e di espressione teatral per bambini e ragazzi condotto da Nicoletta Fabbri con la collaborazione di Monica Ravaglia e Giovanna Randi 

23-25 maggio 30 maggio-1 giugno 2014 - Sala Nomadea, Russi (RA)
ISOLA CICLOPE
laboratorio vocale sull'accoglienza condotto da Andrea de Luca con la collaborazione di Barbara Roganti

dal 18 settembre al 5 novembre 2014 - Ex Scuola Elementare Fossolo, Faenza (RA) e Sala Nomadea, Russi (RA)
RADIOCITTÅOCCUPATA
primo laboratorio di teatro, lettura, improvvisazione e cinema per la costruzione di una città ideale fondata sulla creazione artistica e la formazione, i linguaggi del presente e la memoria, la comunicazione fra le arti e le generazioni condotto da Elena Bucci

5 novembre 2014 - Ex Scuola Elementare Fossolo, Faenza (RA)
RADIOCITTÅOCCUPATA
prova aperta al pubblico

novembre-dicembre 2014 (prima parte), gennaio-aprile 2015 (seconda parte) - Sala Nomadea, Russi (RA)
NON SOLO EROI
laboratorio teatrale per bambini e ragazzi condotto da Nicoletta Fabbri con la collaborazione di Monica Ravaglia e Giovanna Randi

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