VITE DA CINEMA
come la favola di Tonino Guerra, Federico Fellini e Nino Rota è diventata memoria di tutti
elaborazione drammaturgica dalle opere di Tonino Guerra e da materiali biografici e autobiografici degli artisti
di e con Elena Bucci
drammaturgia e cura del suono Raffaele Bassetti - luci Loredana Oddone
produzione Le belle bandiere con il sostegno di Regione Emilia-Romagna e Comune di Russi
in collaborazione con Emilia Romagna Festival
debutto: 5 agosto 2020 - Rocca Sforzesca di Imola
nell’ambito di Emilia Romagna Festival, con le musiche di Ensemble Duomo
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In occasione della celebrazione di un centenario, sorrido pensando ad una frase di Eleonora Duse, tracciata con grafia nervosa e geniale in una lettera: ‘detesto le celebrazioni, i giubilei, i centenari...’: i festeggiamenti piacciono a tutti, ma la sua ribellione testimonia della vitalità di un’energia creativa schiva e bambina, che non vuole essere chiusa in una data, ma si percepisce come parte di una scia luminosa senza spazio e senza tempo nella quale giocano e creano per l’eternità gli artisti che non hanno fatto altro che cantare la vita di tutti come se fosse un romanzo. Nella stessa scia mi piace immaginare Federico Fellini e Tonino Guerra, nati nello stesso anno, 1920, nella stessa terra, la Romagna, e complici nella creazione di film e racconti che a partire dai loro ricordi personali, parlano a tutto il mondo. Vite da cinema sono le loro straordinarie biografie, ma anche quelle di meravigliosi sconosciuti che attraverso i loro occhi, ricordi, scritti, film sono diventate care ad immense platee e ci inducono a cercare il sogno e la favola in ogni frammento della vita quotidiana. Il viaggio nelle opere di questi sorprendenti e matti ‘ragazzoni’ è infinito. In questa occasione ci si fermerà su alcuni brani di ‘Fare un film’ di Fellini, edito da Einaudi, e di alcune sue interviste, su frammenti della sceneggiatura di ‘Amarcord’ e alcuni scritti e poesie di Tonino Guerra tratti dalla preziosa raccolta ‘L’infanzia del mondo - Opere 1946-2012’ a cura di Luca Cesari, edita da Bompiani. Si potranno ascoltare anche racconti di vita e ricordi che ci aiuteranno a volare in quell’epoca dorata e coraggiosa della nostra cultura e della nostra arte.
Si intreccia alle parole la musica di Nino Rota, splendido e poliedrico compositore che con quasi telepatico potere ha saputo entrare nei sogni di Fellini e Guerra come fossero i suoi, arricchendoli di echi originali e imprevedibili. Le sue melodie fanno parte ormai della memoria emotiva del pianeta e con il loro potere magico che scioglie ogni incomprensione e distanza di linguaggi, cultura, geografia, annullano, per un attimo, spazio e tempo portandoci in viaggio nella regione luminosa dei poeti.
Si intreccia alle parole la musica di Nino Rota, splendido e poliedrico compositore che con quasi telepatico potere ha saputo entrare nei sogni di Fellini e Guerra come fossero i suoi, arricchendoli di echi originali e imprevedibili. Le sue melodie fanno parte ormai della memoria emotiva del pianeta e con il loro potere magico che scioglie ogni incomprensione e distanza di linguaggi, cultura, geografia, annullano, per un attimo, spazio e tempo portandoci in viaggio nella regione luminosa dei poeti.